L’amarezza non è altro
che la somma del nostro amare, il valore che ingigantisce i frutti sentimentali
annullando le conquiste e dimenticando le sconfitte. Possiamo ritrovarci e allo
stesso tempo mai incontrarci come l’incontrarsi non comporta necessariamente il
ritrovarsi.
La poesia si legge, si respira…Si ama. Nella poesia si avverte un completo stato indefinito di colori la cui estasi primeggia nei pensieri, tra gli intrecci di un pensare sempre più diversificato che tra beatitudini ed affanni ci concedono un altro giorno alla vita.
A volte mi ritrovo ad accostare accanto alla propria magnificenza, il profumo, la fragranza delle rose. Candido fiore beato ed allo stesso tempo maledetto da poter recare dolore. La rosa è l’emblema dogmatico della ricerca inasprita dell’amore; la cogliamo, la coltiviamo e ne oscuriamo il significato, la pura definizione. L’amore è una rosa.
Ci sta una speranza che spera, un mondo che cerca ed un cuore che trova. Ci sta una rosa che sboccia ed una spina che punge, una luna che sorge ed un mare che piange.
Non ho mai cercato, preteso il momento ideale per scrivere. Sono i percorsi tra le vedute ed i pensieri che ti recano a conservare ciò che si cerca di comunicare.