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domenica 15 gennaio 2017

Non ho mai cercato…

Non ho mai cercato, preteso il momento ideale per scrivere. Sono i percorsi tra le vedute ed i pensieri che ti recano a conservare ciò che si cerca di comunicare. Lo scrivere sta al conservare così come i pensieri stanno ai desideri. Lo scrivere non è altro che il comunicare un passato, una trasfigurazione fotografica in linguaggio. Passiamo tra i momenti, corriamo e non ci accorgiamo che siamo rimasti indietro. Stiamo sfuggendo da noi stessi e persino l’ombra fatica a starci dietro. Bisogna ritornare al ritmo soggettivo, portare la vita al nostro passo vivendola, assaporandone il gusto. A volte mi reco la nostalgia degli anni trascorsi, sfuggiti senza il martirio tecnologico di oggi dove pur non possedendo niente stringevamo il tutto. Non è cambiato nulla, siamo sempre qui guardandoci indietro eppure non rinunciamo a nulla dell’oggi e ci sentiamo svuotati e poveri. Non sono parole, non si cambia nulla se si attende che il nulla ci cambi. Possiamo rivederci ed incontrarci nel passato ma col sapore dell’amaro del presente; la vita non è altro che un filo continuo, un segmento infinito nel ritmo del nostro tempo ma quel filo non ci ospita, ci trascina a rotoloni come un sasso lungo il ruscello. Oggi decidiamo allo stesso modo e con gli stessi errori ci sembra più grande la fetta del dolore. Riflettiamo sulla propria corsa poiché anche senza un bivio riusciamo a perdere la propria strada.

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